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Il volume presenta e discute i risultati di un'indagine condotta su un campione di circa 1.000 adolescenti, iscritti a istituti di scuola secondaria della metropoli romana, ricostruendo i meccanismi di natura sociale, relazionale e identitaria che contribuiscono a generare l'ostilità giovanile nei confronti di gay e lesbiche. Il pregiudizio omofobico è studiato in una prospettiva multilivello, integrando diverse strategie di ricerca (indagine con questionario, sociometria, procedure qualitative), con l'intento ultimo di ideare linee guida di azione, in grado di decostruire e contrastare - in modo scientificamente mirato - il bullismo omofobico nelle scuole. Questo approccio multilivello e integrato ha consentito di recuperare, oltre ai fattori individuali, la rilevanza di elementi altrimenti inaccessibili, come la rete delle relazioni amicali stabilite nella classe scolastica e le pratiche di ricezione dei messaggi mediatici collettivi centrati sull'omosessualità. Dalle pagine del volume emerge progressivamente un quadro denso di implicazioni socio-psicologiche e pragmatiche, che costringono il lettore a riflettere criticamente sulle sovrastrutture di senso fondate sul rapporto inscindibile tra eteronormatività e dominio maschile.